Fontegreca, il Borgo della Cipresseta

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I tanti comuni del territorio del Matese si differenziano gli uni dagli altri per varie ragioni e per diverse peculiarità, ma quasi nessuno può vantare una storia, sia recente sia antica, come quella di Fontegreca.
Il “Comune dei cipressi”, l’antica “Fossaceca”, il “paese dei Greci” sono alcuni dei nomi che caratterizzano questo borgo ed oggi vogliamo sottoporre alla vostra attenzione 5 particolarità riguardanti Fontegreca che vi faranno sicuramente venire voglia di visitare questo tesoro matesino.

 

1. Il centro storico

Il borgo è caratterizzato da un’atmosfera accogliente ed è affascinante vedere come, in un turbinio di scale che si incrociano con i vari vicoletti, le case rurali conservino l’originale impianto in pietra locale.

L’originale nome di Fontegreca è Fossaceca, così chiamata perché fu feudo di Guglielmo di Fossa Ceca e, prima di ciò, la zona fu popolata dagli Osci e dai Sanniti poiché la sua posizione sopraelevata era l’ideale per difendersi dalle varie incursioni nemiche. Il borgo cambiò proprietario spesso nel corso degli anni ( Monastero di San Vincenzo al Volturno, Montecassino, Guglielmo Stendardo ) fino a che, nel 1862, dopo l’unità d’Italia, il Consiglio Municipale decise di cambiarne il nome da Fossaceca a Fontegreca: “Fonte” da una fonte di acqua freschissima e “Greca” poiché alcuni antichi manoscritti provati e pubblici citavano che il nome originale della zona fosse Fossa Graeca.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Fontegreca, che nel 1927 entrò a far parte della provincia di Campobasso, fu scenario di eventi terribili: requisizioni, rastrellamenti, la fuga fin sulle montagne di Gallo Matese a cui fu costretta la popolazione e, il 28 ottobre 1943, gli americani, dopo aver occupato Valle Agricola, cominciarono un cannoneggiamento che colpì anche il comune di Fontegreca. Dal 1945, il paese tornò a far parte della provincia di Caserta. Oggi, passeggiare per le strade di Fontegreca è rilassante, piacevole e fa assaporare, passo dopo passo, la tranquillità della vita contadina.

 

2. La Cipresseta

A Fontegreca è possibile ammirare il Bosco degli Zappini, meglio conosciuto come “la Cipresseta“. Questo bosco si estende per ben 40 ettari e risale, secondo la leggenda, fino al tempo degli antichi greci.

Questi particolari esemplari di Cupressus horizontalis sono oggetto di studio da parte del CNR, in quanto immuni, o quantomeno particolarmente resistenti, al “cancro della corteccia”, una malattia che ha letteralmente decimato milioni di cipressi in tutto il territorio del Mediterraneo.

Di particolare bellezza sono i giochi di luci ed ombre che è possibile ammirare passeggiando per la Cipresseta. Il luogo è attraversato dal fiume Sava che dona un’atmosfera quasi magica alle zone dove è possibile ammirarlo.

 

3. La Madonna dei Cipressi

Nel cuore della Cipresseta è custodita una figura di grande culto per Fontegreca, la Madonna dei Cipressi.

Si dice che nel ‘700 due pastori videro in una grotta la figura della Madonna: da allora la grotta ha preso il nome di Grotta della Madonna dei Cipressi ed all’ingresso della Cipresseta è stato costruito il Santuario dedicato a questa figura religiosa, all’interno del quale ne è conservata una figura. La costruzione del santuario cominciò nel 1600 per volontà di alcuni monaci che si stanziarono in quella zona nei pressi del Sava.

Il luogo fu utilizzato come cimitero fino agli inizi dell’800 ed ancora oggi conserva le spoglie di illustri esponenti del clero originari di Fontegreca, mentre, nei pressi del santuario, è possibile vedere le celle dei monaci che hanno abitato questi luoghi.

 

4.Sentiero natura Monte Scoltrone

Il sentiero verso la cima di Monte Scoltrone parte nei pressi del Santuario della Madonna dei Cipressi ed è stato identificato dal Club Alpino italiano con la sigla 4A.

Dopo aver percorso 3 Km si raggiunge la prima cima, “Punta delle Airelle”, ad una quota di 934 metri sul livello del mare. Da questa sommità si può godere di una vista a dir poco spettacolare dei comuni di Fontegreca, Capriati a Volturno, Prata Sannita, Pratella, e più lontano, Venafro e Vairano Patenora, mentre, verso nord, è possibile ammirare la valle che ospita il comune di Gallo Matese ed il suo omonimo lago.

Un altro migliaio di metri, circa, e si arriva in cima a Monte Scoltrone, ad un’altezza di 1019 metri sul livello del mare.

 

5. Gli eventi di Fontegreca

Fontegreca è teatro di numerose manifestazioni che mirano a promuovere il territorio.

Vi segnaliamo, in particolare:

  • Molise e Campania è un evento che mira ad evidenziare e confrontare le differenze del Matese campano e del Matese molisano. Cultura locale, storia, costumi e tradizioni matesine la fanno da protagonisti, insieme agli interventi di esperti del settore ed esibizioni di gruppi musicali folkoristici.
  • La notte dei Cipressi è un’altra manifestazione molto importante a Fontegreca durante la quale il comune si impegna a promuovere la Cipresseta addobbandola con illuminazioni ed allestendo percorsi per passeggiate serali, cene a lume di candela ed interventi di produttori locali pronti a proporre ai visitatori le loro migliori specialità.
  • Per chi, invece, preferisce una serata più tranquilla e rilassante, La Cipresseta in festa, evento molto simile al precedente, vedrà l’intervento di poeti campani pronti a declamare le proprie creazioni, seguiti poi da musica folk e le specialità culinarie del luogo.
  • Scopri Fontegreca è una manifestazione in cui i migliori fotografi amatoriali e professionisti potranno partecipare ad un concorso che premierà le foto più belle scattate al territorio: immagini che raccontano la storia, gli abitanti  e le usanze di Fontegreca gareggeranno e saranno esposte, in seguito, affinché tutti possano ammirarle.

 

Questa è Fontegreca, una cittadina in cui il tempo sembra essersi fermato a tratti, un luogo che con le proprie forze riesce a farsi valere e ad essere apprezzato per quanto riesca a donare a tutti i visitatori che abbiano la fortuna di incrociarla sul proprio cammino.

Siamo sicuri che non ne resterete delusi.

Buona permanenza!

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