L’estate ci ha salutato da un pezzo ormai e le giornate d’autunno, in cui le ore di luce vanno mano mano diminuendo, ci fanno capire come la natura, piano piano, stia andando in letargo per risvegliarsi in primavera più rigogliosa e colorata che mai. È in questo periodo che alcuni alberi donano tra i frutti più buoni e nutrienti che avrete la possibilità di assaggiare; la Castagna, in particolare la varietà “Ufarella”, merita il primo posto nella classifica dei prodotti della terra più consumati nei mesi autunnali.
La castagna “ufarella” è una varietà molto pregiata, ricordata sin dall’antichità da autori come Plinio il Vecchio (I d.C.) e coltivata nelle campagne dell’area trebulana, in particolare nella estesa località “Le Campole”. Ed è proprio qui, nelle tenute di Pontelatone e Formicola, che si possono ammirare meravigliosi castagneti secolari coltivati ancora seguendo tecniche antiche, tramandate dal passato.
Che sia utilizzata per la preparazione di dolci, frantumata in farina o mangiata arrostita, meglio conosciuta come “caldarrosta”, la castagna è una pietanza che tutti, almeno una volta nella vita hanno assaggiato, gustato ed apprezzato. Le origini di questo frutto sono molto antiche, tanto quanto il momento in cui l’uomo ha cominciato a consumarlo: ci sono, infatti, moltissime testimonianze di illustri scrittori che erano ben a conoscenza delle proprietà delle castagne.
La castagna trova le sue radici anche nella tradizione contadina ed ha proprietà molto simili al riso e al frumento. Non è un caso, quindi, che lo storico greco Senofonte (V-IV a.C.) definì il castagno “l’albero del pane”.
La raccolta e la conservazione delle castagne sono procedimenti tanto semplici quanto efficaci: intorno alla metà di ottobre, i castagni cominciano a riempirsi di frutti derivati dai fiori femminili. Questi frutti si ricoprono di una cupola che andrà a trasformarsi in un riccio, arma di difesa contro i predatori che vorranno cibarsene. Raccolti i ricci e sgusciati, al loro interno si trova la castagna che, per essere conservata, viene immersa per 10 giorni in acqua fredda per poi essere lasciata ad asciugare al sole e tenuta in luoghi freschi e ventilati: questo procedimento viene definito “curatura in acqua” e fa sì che le castagne siano commestibili anche mesi dopo la raccolta, fino a febbraio inoltrato se il tutto è stato svolto correttamente.
Nella zona del Medio Volturno, la castagna della varietà Ufarella è tra le più rinomate, utilizzate e consumate.
La varietà “Ufarella” si distingue facilmente dalle altre per la caratteristica buccia lucida, dal colore bruno con delle striature più chiare e dal particolare profilo che presenta da un lato un’evidente bombatura. Nel maggio del 2013, con orgoglio di tutti, la Castagna Ufarella è entrata a far parte dell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) della Regione Campania; un paniere di prodotti di nicchia riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole per l’unicità del loro processo produttivo.
Questa particolare varietà ha un sapore tipicamente dolce, perfino da cruda, e, oltre che al prestarsi benissimo alla preparazione di dolci, viene anche utilizzata come ingrediente nelle minestre di fagioli e funghi porcini. L’Ufarella si presta anche come insaporitore di zuppe, in particolar modo quella di “allesse”, preparata con castagne lessate in acqua ed affiancate da foglie di alloro, preparazione tipica della tradizione trebulana.
La castagna, essendo un vero e proprio frutto, è anche particolarmente indicata per gli sportivi poiché contiene fibre, minerali, vitamine, carboidrati a lento rilascio ed una piccola quantità di grassi insaturi, fonte di energia indispensabile per chi si tiene attivo. Persino le foglie di questa varietà di castagna sono utilizzabili per creare un infuso miracoloso contro la tosse. Insomma, un frutto dai mille usi!
Avete voglia di gustare qualche Castagna Ufarella? Ogni anno a Treglia, in provincia di Caserta, il terzo ed il quarto fine settimana di Ottobre sono dedicati alla Sagra della Castagna Ufarella, evento organizzato dalla Pro Loco La Trebulana che vede, oltre a spettacoli musicali e tanto divertimento, la Castagna Ufarella preparata in ogni modo possibile ed immaginabile.
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