Il territorio del Medio Volturno è tanto esteso quanto ricco di piccoli comuni, ognuno con le sue particolarità ed ognuno con la propria storia da raccontare: oggi andremo a dare un’occhiata a Riardo, rinomato paesino della provincia di Caserta. Vi illustriamo 5 motivi per cui vale la pena visitarlo!
1. Riardus?
Riardo ha alle proprie spalle una storia alquanto interessante che si palesa ancora oggi e che sorprende chiunque la ascolti.
Il nome Riardo, secondo la tradizione, è molto particolare e può essere ricondotto a 2 principali etimologie. La prima vede come protagonista Annibale Barca che, durante la Seconda Guerra Punica, passò per il paese e, dopo averlo incendiato e raso al suolo, lanciò del sale sul terreno chiamandolo Riardus, cioè arso due volte.
La seconda etimologia, stando al parere di storici e linguisti, ha a che fare con le sorgenti di acqua minerale presenti tutt’oggi nel comune: il nome del villaggio, rivus ardes, fiume ardente, chiamato così per l‘elevata effervescenza delle sue acque che sembravano ribollire nella bocca di chi le beveva, con il tempo si è trasformato nell’attuale Riardo.
2. Le sorgenti di acqua minerale
Le sorgenti presenti nei pressi di Riardo sono conosciute sin da quando il territorio ospita vita umana. Famosi scrittori dell’epoca latina come Plinio il Vecchio e Vitruvio hanno lasciato testimonianze di come l’acqua della zona fosse utilizzata per la creazione di stazioni termali e balneari poiché sembrava ardere sulla pelle dei bagnanti e, di conseguenza, li rinvigoriva. Queste acque particolarmente vivaci e frizzanti nascono dal vicino vulcano inattivo di Roccamonfina: convogliandosi nel sottosuolo, le acque piovane raccolte nel cratere si arricchiscono di molti minerali quali sodio, potassio, floruro, silice, calcio, magnesio, bicarbonato e anidride carbonica naturale, acquisendo il gusto e le proprietà per le quali sono diventate famose.
Volete assaggiare le famose acque di Riardo? Aprite il vostro frigo e bevete un sorso di acqua Ferrarelle o Santagata.
3. Il Castello di Riardo
La fama di Riardo è strettamente legata alla presenza del castello medievale. Costruito nella seconda metà del IX secolo, esso sorge sulla sommità di una collina che domina la piana del Savone. L’originale struttura fu edificata per ordine della famiglia Castaldei, dinastia di origine longobarda, ed ampliata sotto la dominazione normanna del secolo XI. La zoccolatura a “zampa di elefante” e la merlatura delle torri e delle mura sono chiaramente state costruite durante la dominazione angioina e hanno donato al castello l’aspetto che vediamo tutt’oggi.
Il palazzo comprende 4 piani ( seminterrato, piano terra e due piani superiori). Particolarmente affascinanti sono i giardini situati sul versante nord della struttura dove si trova una passerella in legno che permette di affacciarsi sul meraviglioso panorama del massiccio del Matese.
L’antico borgo medievale è, anch’esso, molto interessante da visitare: si sviluppa su diversi livelli collegati fra loro tramite viuzze lastricate e molte delle antiche case sono state restaurate per accogliere botteghe artigianali, mostre permanenti e, speriamo in futuro, anche un museo.
4. Monte Maggiore
Dal comune di Riardo parte uno dei sentieri che conducono verso Monte Maggiore, meta conosciuta ed apprezzata dai molti appassionati delle attività in montagna. I sentieri si prestano al trekking dei più esperti, ma anche dei meno avvezzi e permettono di raggiungere eremi di grande bellezza, posti in luoghi adatti a favorire il riposo lungo il cammino ed il senso di stupore da parte degli osservatori.
L’Eremo di San Salvatore è tra i più belli del territorio del Medio Volturno: il monastero benedettino, costruito intorno all’anno 1000, è una specie di fortezza progettata per proteggere la comunità monastica al suo interno dalle incursioni dei Saraceni. Esso è sospeso per 3 lati sul vuoto e l’unico punto d’accesso è un varco ad Ovest protetto da un massiccio muro di cinta.
Al giorno d’oggi, l’eremo è meta di pellegrinaggi ed oggetto di devozione da parte degli abitanti del luogo.
Sul versante settentrionale di Monte Maggiore, invece, troviamo l’Eremo di Fradejanne, un’ulteriore dimostrazione della ricerca spirituale effettuata in passato in questi luoghi. Si dice che nel 1300 Frate Giovanni, detto Fradejanne, permise ai carbonai di partecipare alla messa domenicale costruendo l’oratorio dove si venera l’immagine della Madonna di Fradejanne, custodita nella Cappella dal medesimo nome. Questi due particolari luoghi permettono una fusione quasi totale dello spirito con la natura circostante.
5. Le strutture
Dopo una visita al comune di Riardo, perché non raggiungere una delle strutture vicine per rifocillarsi? In zona, a pochi minuti di automobile, potrete trovare ristoranti tipici, pub, osterie e tutta l’accoglienza che il territorio del Medio Volturno ha da offrire. Nel vicino comune di Roccaromana, è possibile fare una visita al Caffè Why Not? per un aperitivo e poi spostarsi all’agriturismo La Corte del Gusto per un pasto che possa saziare l’appetito e deliziare il palato. Ristorante Villa Solatio a Pietramelara, ai piedi del Monte Maggiore, saprà donarvi relax e tranquillità grazie ad una struttura immersa nel verde che si fonde perfettamente con la natura circostante, tanto da essere perfetta anche per ricevimenti di grande portata. Avete voglia di una buona pizza? Perché non provare l’Osteria al Pozzo di San Lorenzo a Pietravairano? Spostandosi nel vicino comune di Vairano Scalo, invece, sarà possibile assaggiare alcune delle prelibatezze del territorio del Medio Volturno a L’Osteria del baccalà, La bottega di Nonna Elena, la Panetteria Antiche bontà ed il ristorante Vairo del Volturno.
Questo è Riardo, un piccolo comune che ha tanto da offrire, se si sa dove cercare.
Buona permanenza!